(in BSSV, n. 173 (1993), dicembre, pp. 3-41)
0. Premessa
Poco o punto noto su area nazionale e appena più conosciuto in ambito regionale piemontese, il patrimonio narrativo orale del folclore valdese è, in realtà, consistente. Grazie alle cospicue raccolte di Jean Jalla e di Marie Bonnet, cui aggiungerei alcune leggende riferite da Teofilo G. Pons (per non citare che i maggiori contributi), il lettore e lo studioso possono disporre di un corpus di oltre 300 racconti. Ciò che in definitiva non è poco, per un territorio assai limitato e nei secoli fluttuante com’è stato quello costituito dalle valli dette valdesi.