IL CALABRONE
Questo articolo fa parte di un lavoro a più mani elaborato in vista di una mostra di lavori degli allievi dell’Istituto ‘d’Arte “A. Bertoni” di Saluzzo, lavori in metallo dedicati agli insetti, tema che appariva manifestare ben più di un semplice rimando a problematiche connesse col leggendario alpino, con la figura delle streghe, con l’anima e così via.
Jean Jalla scrisse che «Il calabrone rappresenta assai spesso uno stregone. Ne volete le prove? Eccole:
Jean Jalla scrisse che «Il calabrone rappresenta assai spesso uno stregone. Ne volete le prove? Eccole:
Un uomo di San Germano s’era addormentato in un prato, con la bocca aperta. Coloro che erano con lui non tardarono a vederne uscire un grosso calabrone, che girovagò un po’ attorno a lui e poi prese il volo. “È lo stregone – si dissero i presenti – andremo ad assicurarcene”. Stesero un fazzoletto sulla bocca del dormiente e attesero. Ben presto l’insetto ritornò, cercando in tutti i modi di rientrare in lui e infine, non riuscendovi, se ne andò. Ma l’uomo non si svegliò più».